Rapporti familiari

Bambini e abbracci: l’importanza delle coccole durante la crescita.

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Stabilire un buon contatto fisico è fondamentale per gli esseri umani. Il contatto è importante sin dalla nascita di una nuova vita. Non a caso il bambino appena nato richiederà un alto contatto con la propria madre sin dalle primissime battute. Alcuni bambini sono definiti ad alto contatto proprio per la loro necessità impellente di stare corpo a corpo con la loro figura primaria di accudimento. 

Nessuno è troppo grande per un abbraccio. Tutti vogliono un abbraccio. Tutti hanno bisogno di un abbraccio. (Leo Buscaglia)

Ti è mai capitato dopo una giornata emotivamente e fisicamente pesante di avvertire la necessità di tornare a casa e di stare semplicemente abbracciato a quella persone che appena ti sfiora ti fa sentire finalmente in pace con mondo e con te stesso?

Sarà sicuramente amore, ma a tutto questo c’è anche una spiegazione scientifica. Durante un contatto fisico si scatenano reazioni chimiche all’interno del nostro corpo tali da renderci felici ed in una sorta di estasi psicofisica.

Un abbraccio riduce la produzione di cortisolo e di conseguenza riduce i livelli di stress, stimola il nervo vago favorendo impulsi al cervello che migliorano l’umore.

Carenza di abbracci e problemi di coppia

Dare e ricevere manifestazioni fisiche di interesse è fondamentale nella vita dell’essere umano. Basti pensare al fatto che certe mancanze fisiche divengono vere e proprie problematiche all’interno delle coppie moderne.

Si soffre costantemente per questa sorta di apatia generalizzata che limita il contatto fisico ad un mero è momentaneo amplesso sessuale. Come se fosse solo quello l’apice del contatto per due persone.

L’importanza degli abbracci durante la crescita

Nei bambini durante la fase dello sviluppo questa componente diventa addirittura necessaria. In una società che pretende che i bambini diventino molto presto autonomi e capaci di destreggiarsi con il mondo, una madre che tiene in braccio, coccola, allatta oltre l’anno di età il suo bambino viene sempre più giudicata e il suo bambino sempre più considerato ‘viziato’.

E’ stato dimostrato (da alcuni ricercatori del  Nationwide Children’s Hospital in Ohio) che, persone che sono state regolarmente abbracciate durante la fase della crescita sono poi diventate persone felici e realizzate.

In passato capitava spesso di vedere genitori coccolare sempre meno i propri bambini per ‘non rischiare di viziarli’.

Vediamo oggi uomini e donne sempre più anaffettivi, schivi e allergici a qualsiasi tipo di contatto fisico; uomini e donne non abituati a ricevere conforto da un abbraccio, non capendo invece che, toccare un’altra persona ed essere toccati, può solo portare innumerevoli benefici.

Pensiamo all’importanza del primissimo contatto del bambino con la sua mamma. E’ diventata usanza comune negli ospedali quella di appoggiare immediatamente dopo il parto il bambino sul petto della madre per stabilire un legame con lei. É naturalmente necessario favorire un corretto attaccamento madre-figlio e spesso vengono coinvolti anche i padri con questa usanza.

Assistiamo in ospedale a padri che tengono a contatto con la pelle nuda il proprio bambino appena nato per fargli sentire il suo calore, il suo profumo.

Un abbraccio vuol dire “Tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.
(Paulo Coelho)

Abbracciare il proprio bambino durante tutto l’arco della sua crescita è fondamentale per farlo sentire a suo agio nel mondo.

Un essere umano ha bisogno di un proprio nido per poter poi spiccare le ali. Avere radici forti significa affrontare le intemperie della vita senza avere mai la paura di rimanere da solo.

Vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali
(Proverbio cinese)

Un bambino che ha ricevuto le giuste attenzioni durante la crescita diventerò un uomo sicuro di sé capace di quell’affettività che è alla base di una vita felice.

Secondo la psicologia infatti un bambino cresciuto da genitori amorevoli e pronti a soddisfare il suo bisogno di contatto sarà un bambino che svilupperà una personalità forte perché forte è l’attaccamento alle proprie figure genitoriali.

Viceversa, un bambino ‘adultizzato’ troppo presto sarà un bambino insicuro che prima o poi tenderà a regredire riprendendosi i propri spazi, ricercando in modo disfunzionale di attirare l’attenzione dei propri genitori.

Assistiamo infatti a caso di bambini violenti, prepotenti che sembrano voler sfidare l’autorità genitoriale con il loro comportamento, ma che in realtà tentano di attrarre l’attenzione su di sé incapaci di gestire le proprie emozioni negative.

É compito del genitore aiutare il bambino nella gestione delle proprie emozioni, ma un bambino abituato ai rimproveri, alle minacce, ai silenzi punitivi piuttosto che al contatto che consola, sarà un adulto che rimprovererà, minaccerà, punirà con i silenzi coloro che instaureranno una relazione con lui.

Redazione Il viaggio è nella testa

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