Bambini e capricci: cosa fare per mantenere la calma.

Essere un genitore è un percorso di crescita personale lungo e non privo di difficoltà. Diventare madre o padre non significa automaticamente diventare un genitore. Non esiste ‘mestiere’ tanto più bello quanto più meravigliosamente difficile dell’essere un buon genitore. Ecco perché leggere ed informarsi può risultare un valido aiuto in questo straordinario percorso di crescita tuo e del tuo bambino.

Come comportarsi quando il bambino urla e fa i capricci?

Mantieni la calma. Cerca di fare un respiro profondo disinnescando la rabbia che provi in quel momento. Ricorda che l’adulto sei tu e che quel bambino di fronte a te ha bisogno di una guida che gli impartisca le giuste regole e che gli insegni a vivere.

Se senti di non riuscire a trattenerti allontanati per qualche secondo e non appena avrai riconquistato la calma torna dal tuo bambino. Presta attenzione al modo in cui ti rivolgi a lui, al tono di voce, alla tua gestualità. I bambini sono delle spugne. Tuo figlio con molta probabilità ripeterà il tuo modo di rapportarti con lui all’esterno.

Sarai tu ad insegnargli come gestire un momento difficile come quello che stai affrontando tu ora. Se urli, se gli dai anche un solo schiaffato, lui imparerà che questo è il modo corretto di comportarsi in situazioni simili e lo ripeterà in futuro.

Se interagirai con lui con tono di voce nervoso e troppo alto imparerà che questa è la modalità di comunicazione più adatta. Spesso i bambini esprimono la loro rabbia e frustrazione con le urla o con il pianto. Ricorda sempre di comunicare con lui cercando di farti spiegare i motivi che lo inducono a fare i capricci. All’inizio sarà molto difficile, probabilmente il bambino continuerà ad urlare e piangere apparentemente senza motivo e senza prestare ascolto alle tue parole.

Come comportarsi con un bambino capriccioso?

  • Quando il bambino fa i capricci cerca allora di distrarlo, magari con piccole cose che focalizzeranno lì la sua attenzione distogliendola ‘momentaneamente’ dal problema.
  • Poniti alla sua altezza e cerca il contatto visivo con lui. Quando si sarà calmato prova a parlargli nuovamente con tono fermo ma calmo. Non deve sentirsi attaccato o minacciato. Un bambino ha bisogno sempre di sentirti compreso e amato per un ottimale percorso di crescita.
  • Usa frasi brevi e facilmente comprensibili. Sta uscendo da una crisi emotiva, dagli tempo.
  • Non essere troppo rigido. Dare troppe regole potrebbe confonderlo ed indurlo a non seguirle. Poche buone norme di comportamento rimarranno meglio e più a lungo impresse nella sua mente. Avrà tanto tempo davanti a sé per apprendere che il mondo è fatto di regole su regole. Concedigli di essere bambino.

Ricorda sempre che la persona con cui ti stai rapportando è pur sempre un bambino, un bambino che ha il diritto di essere tale e di rispettare i suoi tempi. Se il tuo primo figlio era più buono, più ubbidiente non significa che con secondo tu debba essere lo stesso genitore e comportarti allo stesso modo. Ogni bambino ha il suo modo ti essere ed i tempi giusti per crescere. Non pretendere. Lasciagli la sua individualità.

Un bambino capriccioso è pur sempre un bambino capace di esprimere le proprie emozioni e le emozioni vanno espresse sempre, perché quelle taciute ristagnano dentro e causeranno problemi all’adulto che è destinato a diventare.

Spetta a te insegnargli che il modo migliore per esprimere quello che sente non è con urla e capricci, ma con la comunicazione, che è alla base di ogni rapporto futuro della vita del tuo bambino. Insegnandogli a comunicare tu lo aiuterai ad essere una persona migliore; una persona consapevole ci ciò che vuole e delle proprie emozioni che non ha paura di esternarle al mondo.

Punire per insegnare, una strategia educativa obsoleta e dannosa

Per far capire al tuo bambino di aver tenuto un comportamento sbagliato usa il metodo ‘delle punizioni’. Urla e sculacciate sono da evitare SEMPRE, anche sei casi più complicati. Causerebbero problemi nella crescita emotiva del tuo bambino. Non sei un nemico, sei il loro genitore.

Con il metodo delle punizioni insegnerai a tuo figlio che, quando farà qualcosa di sbagliato ci sarà una punizione funzionale. ‘Aiuta la mamma a sistemare la tua stanza’ ‘Raccogli tutti i giocattoli’ Piccole punizioni serie ma funzionali che insegneranno comunque qualcosa al bambino in maniera costruttiva. Dire ‘ non guarderai la Tv per una settimana’ ‘Non giocherai ai videogiochi’ lasciando poi il bambino seduto in casa a non fare nulla sortirà l’effetto opposto e contribuirà ad acuire il suo astio nei tuoi confronti e nei confronti delle ‘regole’.

Usa piuttosto un ‘vai a giocare fuori in giardino’ ‘aiuta la nonna a fare questa o quella cosa’ e non solo ‘punirai’ il tuo bambino per i capricci fatti ma gli insegnerai a godere dell’aria aperta o della compagnia dei suoi nonni.

Bambini molto attivi sono bambini che hanno bisogno di sfogare la loro energia in qualche attività. se tuo figlio ha la propensione per i giochi all’aperto sostieni questa sua attitudine. Se è più proteso verso la lettura, il disegno non pretendere che sfoghi le sue energie in qualcosa che non gli piace fare. Deve piacere a lui non a te, ricordalo sempre.

Siete due entità unite, ma con personalità e modi di essere diversi. Essere un buon genitore significa capire le attitudini del proprio figlio ed incoraggiarlo a portarle avanti nella vita.

E non dimenticate mai gli espedienti più importanti: l’Amore e tanta, tantissima pazienza.

Redazione Il viaggio è nella testa – Riproduzione riservata

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Pubblicato da Elena Tucci

Blog di intrattenimento riguardante curiosità sul comportamento umano, temi psicologici ed esistenziali.

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